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Medicina Estetica dei Tessuti Periorali, del Viso e delle Labbra

I CONSIGLI MIGLIORI PER MANTENERE UNA PELLE SANA

Ci sono alcuni passi chiave da intraprendere per proteggere la pelle. Si tratta di proteggere qualcosa di più della sola bellezza: si tratta di proteggere ed aver cura dell'organo più esteso del corpo. Questi consigli e trucchi possono aiutare il mantenimento di una pelle bella e sana.

PURIFICARSI DENTRO E FUORI

Iniziare la giornata con un bel bicchiere di acqua calda e succo di limone per aiutare il corso ad eliminare tossine. Bere molta acqua durante la giornata per idratare la pelle (possibilmente con sali minerali).

PROTEGGERE LA PELLE

Anche in inverso siamo esposti ai raggi ultravioletti, pertanto è consigliabile proteggere la pelle con una buona protezione solare. Se si è in spèiaggia o a sciare si consiglia di usare un prodotto con protezione SPF 30 o superiore.

MANTENERSI SANI

Nutrirsi in modo sano e fare in modo di consumare cinque porzioni di frutta o verdura al giorno. praticare esercizio fisico con regolarità e garantirsi un buon e adeguato riposo notturno.

NON FUMARE

Il fumo è uno dei principali fattori che portano ad un rapido invecchiamento. Il fumo provoca la formazione di rughe e determina la costrizione dei vasi sanguigni capillari riducendo l'apporto necessario di ossigeno.

ASSICURARE UNA BUONA IDRATAZIONE DELLA PELLE

L'idratazione protegge la barriera naturale della pelle, che trattiene l'acqua, mantenendo la pelle morbida ed elastica. protegge anche dallo stress ambientale.

 

 

LA TECNICA DEL PRGF:  IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA(Plasma Riched of Growth Factors) Perchè questa terapia?

 

Il corpo umano è fatto in modo di autodifendersi dai danni che possono

colpirlo, e soprattutto di “riparare” le ferite della pelle, le fratture delle ossa:

grazie al complicatissimo sistema dei fattori di crescita (in inglese Growth

Factors) siamo in grado di risanare qualsiasi lesione di molti organi del corpo.

Ogni organo è controllato da specifici fattori di crescita, e quelli specifici della

pelle e dei capelli sono l’IGF-1, l’FGF, il VEGF.

Le piastrine sono cellule del corpo che circolano nel sangue e servono per

iniziare il processo di coagulazione in caso di ferite e di sanguinamento. In

realtà però le piastrine sono tra le prime cellule a innescare il processo di

riparazione e di ricrescita delle cellule danneggiate (ossa, pelle, vasi

sanguigni) grazie al rilascio di una quantità inimmaginabile di fattori di

crescita. Appena un tessuto viene danneggiato, con il sangue arrivano le

piastrine che vengono “attivate” da vari fattori chimici naturali (processi

infiammatori, citochine, macrofagi, eccetera), e stimolano le cellule

dell’organo danneggiato a “ripararsi”: le ferite si rimarginano, le ossa si

ricompongono, e così via. Quando l’organo danneggiato è riparato la

stimolazione delle piastrine si esaurisce, e il processo si ferma. Se il corpo

non manda “messaggi di aiuto” (ferite, infiammazione, eccetera) le piastrine

non intervengono.

L’uso dei fattori di crescita (o di equivalenti ricostruiti) è noto da tempo in

molte patologie non solo cutanee.

Da questo sistema naturale di guarigione delle cellule e della pelle, è stata

studiata da ormai più di 10 anni la tecnica del PRGF (o anche del PRP,

Plasma Ricco di Piastrine). 

COME SI EFFETTUA?

 Le piastrine circolano nel sangue umano.

 1) Si prelevano 10, 20 o 40 cc di sangue (un normale prelievo come

quello che si effettua per fare gli esami del sangue) dal

soggetto che si deve sottoporre al trattamento, raccogliendolo

 in provette sterili, monouso, ad aspirazione (vacuum) da 5 cc

l’una.

 2) Ogni provetta viene immediatamente messa in una speciale

centrifuga, e quando tutte le provette sono state inserite nel

cestello, si inizia il processo di centrifugazione che dura 8

minuti. Il sangue prelevato non viene in contatto con

l’ambiente, con l’operatore, e tanto meno con lo strumento.

 3) Al termine della centrifugazione il sangue prelevato è diviso in

2 fasi: nella parte inferiore si sono sedimentati i globuli rossi e i

globuli bianchi. Nella parte superiore si trova il plasma (la parte

liquida del sangue) e le piastrine e i loro fattori di crescita

concentrati. Con speciali pipette per micromoli si aspira da ogni

provetta il Plasma Ricco di Fattori di Crescita. Al plasma viene

aggiunto una piccola quantità di cloruro di calcio (sostanza

totalmente naturale e priva di effetti collaterali) che ha lo scopo

di “attivare” le piastrine.

 4) Il plasma viene subito aspirato in una normale siringa sterile

monouso dotata di ago 30g.

 5) Immediatamente il plasma viene iniettato nella cute del

soggetto da cui è stato prelevato. La vita delle piastrine è molto

breve, e per questo tutte le operazioni necessarie sono

consecutive.

 

IL SANGUE QUINDI E’ QUELLO DEL SOGGETTO DA TRATTARE, NON DI ALTRE PERSONE!

 QUESTA OPERAZIONE DURA CIRCA 30 MINUTI.

 

CI SONO RISCHI, PERICOLI, EFFETTI COLLATERALI?

 Questo trattamento è privo di qualsiasi rischio per la salute e di qualsiasi

rischio di effetto collaterale. QUESTO PERCHE’

 1) le piastrine sono cellule del corpo, le proprie piastrine sono

ovviamente già presenti nel corpo del soggetto e non hanno nessun

rischio di innescare qualsiasi effetto dannoso. Si tratta solo di uno

“spostamento” delle piastrine in una parte del corpo dove serve la

loro attivazione, ma dove il corpo non manda il “messaggio”.

 2) la centrifugazione del sangue non modifica le cellule ematiche, ma

serve solo a separarle.

 3) in nessun momento del trattamento il sangue viene a contatto con

l’ambiente esterno: NON E’ POSSIBILE LA SUA

CONTAMINAZIONE CON MICRORGANISMI O CON SOSTANZE

PERICOLOSE O TOSSICHE.

 4) si tratta di un prelievo autologo (cioè dello stesso soggetto), quindi

NON ESISTE LA POSSIBILITA’ DI REAZIONI DI RIGETTO.

 

 IN CHE CAMPI SI USA QUESTA TERAPIA?

 Gli impieghi più comuni e utilizzati ormai da molti anni sono:

 1. ODONTOIATRIA, per favorire l’attecchimento degli impianti. 

  2. ORTOPEDIA, per la cura delle fratture, delle patologie articolari,

        delle lesioni dei tendini.

   3. MEDICINA ESTETICA E DERMATOLOGIA, per la cura delle ulcere cutanee croniche e delle       ferite che non rimarginano. Da qualche anno si utilizza questa terapia per il trattamento

della vitiligine

della patologia dei capelli

dell’invecchiamento cutaneo

 CHE RISULTATI CI SI PUO’ ASPETTARE NELLA CURA DEI CAPELLI?

I fattori di crescita stimolano le cellule del bulbo (della papilla dermica, della

matrice, dei melanociti) a mantenere la fase attiva di anagen, a produrre il

fusto dei capelli, a ridurre i processi infiammatori cutanei, a ridurre i

meccanismi di morte cellulare. In più (e in questo sta la differenza con le normali terapie) la concentrazione estremamente potente dei fattori di crescita naturali è in grado di stimolare le cellule staminali dei bulbi ancora presenti a dare origine di nuovo ad un bulbo pilifero.

 Quindi:

  nella alopecia androginica può far ricrescere un numero di

capelli (ovviamente non definibile) soprattutto negli stadi iniziali

della patologia (soprattutto dal I al IV grado della scala di

 Hamilton, e dal I e II grado della scala di Ludwig). Secondo i

dati di letteratura scientifica la ricrescita si manifesta nel 60%

dei casi in modo significativo. Si effettuano mediamente 3

sedute distanziate un mese una dall’altra.

  nella alopecia areata può rappresentare la tecnica più

importante di trattamento con percentuali molto alte di

ricrescita dei capelli nelle chiazze attive. Si effettuano

mediamente 3 sedute distanziate un mese una dall’altra.

  nella alopecia cicatriziale può svolgere un importante effetto

di controllo del processo infiammatorio e di riduzione della

progressione della morte dei bulbi ancora attivi, soprattutto

nelle forme iniziali. Se esistessero nel derma delle cellule

staminali bulbari residue, queste potrebbero anche essere

stimolate (la ricrescita in questi casi potrebbe essere

assolutamente non significativa dal punto di vista estetico). Si

effettuano mediamente 3 sedute distanziate un mese una

dall’altra

 SI PUO’ RIPETERE NEL TEMPO?

 Sì, è possibile effettuare trattamenti ciclici a scopo terapeutico o di

mantenimento. Un protocollo di studio di un gruppo americano (J. Greco,

California) prevede un trattamento all’anno nei casi di alopecia

androgenetica.

 SI PUO’ ABBINARE AL TRAPIANTO DI CAPELLI?

 , il nostro protocollo ormai prevede di abbinare SEMPRE un

trattamento di PRGF al termine dell’intervento di microautotrapianto per

ottenere:

  un più veloce attecchimento dei bulbi trapiantati

 un aumento della percentuale di attecchimento dei bulbi

 la stimolazione di crescita di altri bulbi silenti

 la guarigione più veloce della cute del cuoio capelluto sottoposta a trapianto

  di capelli.