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17 MARZO: GIORNATA MONDIALE DEL SONNO

Giornata Mondiale del Sonno, 2 milioni gli italiani che ne soffrono ma ancora molti non lo sanno. Ruolo centrale del dentista per la diagnosi e la cura delle forme più lievi ma comuni

 

I Disturbi respiratori del sonno, come russamento e apnee notturne, sono un problema medico e sociale sempre più diffuso e sottovalutato dalla popolazione. Un disturbo pervasivo e comune che colpisce almeno il 4% degli uomini e il 2% delle donne. Le apnee del sonno provocano, fra le altre cose, sonnolenza diurna e stanchezza, e possono essere causa di altre patologie come ipertensione, cardiopatie, ictus, diabete, oltre a causare un generale indebolimento del sistema immunitario. La mancanza di sonno inoltre parrebbe essere legata anche a molte condizioni psicologiche come la depressione, l'ansia e alcune psicosi. Non dimentichiamo poi gli incidenti stradali: secondo uno studio condotto dal team del dottor Sergio Garbarino dell'Università di Genova, e pubblicato sulla più prestigiosa rivista scientifica del settore, Sleep, quasi il 22% degli incidenti stradali sia attribuibile al fattore sonnolenza. In cifre, si tratta di 7.360 sinistri, per una spesa di 1,5 miliardi di euro l'anno.

Una problematica ancora poco conosciuta dai cittadini come risulta da un'indagine condotta da Philips sui medici odontoiatri appartenenti alla Società Italiana Medicina del Sonno Odontoiatrica (SIMSO). Emerge in particolare un legame tra i disturbi del sonno e la salute odontoiatrica ma non tutti ne sono a conoscenza: il 60% degli intervistati dichiara che il legame tra i disturbi del sonno e odontoiatria è ancora poco noto e che quindi i pazienti non pensano di poter affrontare l'argomento con il proprio dentista.

"Durante l'analisi anamnestica il medico odontoiatra propone al paziente un questionario dove sono contenute domande relative alla qualità del sonno, a conferma della correlazione tra salute dentale e disturbi del sonno. Il medico odontoiatra, inoltre, è in grado di identificare i soggetti maggiormente a rischio delle apnee notturne attraverso un'analisi della masticazione: la presenza di mandibola piccola e retrusa e, nei bambini, il palato stretto possono comportare questo disturbo", ha evidenziato in un comunicato stampa la dottoressa Marzia Segù, Presidente della SIMSO.

"Oltre alla correlazione con i disturbi del sonno -continua- esiste anche un legame tra salute dentale e diabete. In entrambi i casi è possibile fare prevenzione intervenendo anche sulla dieta prediligendo un'alimentazione leggera e l'assenza di assunzione di bevande alcoliche."

I (pochi) pazienti che si rivolgono ai dentisti per i disturbi del sonno sono stati consigliati dal medico di medicina generale (il 30%), da amici e familiari (il 30%) ma soprattutto hanno preso questa decisione dopo aver cercato informazioni in internet (il 40%). Come confermato dal Philips Future Health Study, il recente studio condotto su un campione rappresentativo della popolazione italiana di pazienti, l'85% dei pazienti cerca le risposte a una domanda di carattere medico in internet e il 55% legge le recensioni su un medico o un altro professionista sanitario prima di consultarlo.

"Diagnosticare e trattare correttamente un disturbo del sonno spesso significa non solo migliorare la qualità della vita del paziente e di chi sta accanto, ma anche prevenire malattie importanti, come l'ipertensione arteriosa." Dichiara Luigi Ferini- Strambi, Presidente della World Association of Sleep Medicine. "Le patologie del sonno sono 60, secondo la recente classificazione diagnostica dei disturbi del sonno. Soltanto il trattamento dell'insonnia e della sindrome delle apnee morfeiche ostruttive porterebbe ad enormi vantaggi sia per il singolo individuo che per la società".